Chi sono i tuoi principali concorrenti? Come si struttura la loro comunicazione nel mondo del web? Punti di forza, debolezza?
Ad oggi non basta più conoscere i propri competitors per “sentito dire”, per “fama” e proprio per questo motivo entra in gioco l’analisi della concorrenza.
Uno strumento di valutazione fondamentale sia nella fase preliminare di una strategia sia durante tutto il suo corso di attività.
In sostanza riguarda il confronto della propria strategia aziendale (punti di forza e di debolezza) con quella dei principali competitor e la parte più importante riguarda proprio l’analisi dei dati raccolti, uno sguardo a 360° per capire come muoversi e migliorarsi.
Abbiamo già visto come si costruisce quella economico-finanziaria, ora vediamo invece come si struttura l’analisi della concorrenza nel web marketing.
Quindi un confronto sotto il punto di vista di comunicazione social, SEO, e-mail marketing, UX design e brand awareness.
Allora adesso andiamo al sodo, scopriamo insieme quali sono i diversi elementi che la compongono e quali sono i vantaggi strategici che può portare alla tua azienda.
Da dove partire
Il primo passo da compiere nell’analisi web marketing è identificare i principali competitor della tua azienda, che si distinguono in:
- Concorrenti diretti: le aziende che offrono il tuo stesso (o simile) prodotto/servizio al tuo stesso mercato di riferimento e target
- Concorrenti indiretti: aziende che offrono un prodotto/servizio diverso dal tuo ma che soddisfano lo stesso bisogno del tuo cliente
Ad esempio, se produci abbigliamento fast fashion per donne tra i 20-40 anni con un potere d’acquisto medio come Zara un tuo concorrente diretto sarà Mango, H&M.
Mentre un competitor indiretto potrebbe essere un’azienda che produce abbigliamento ecosostenibile indirizzato sempre verso donne 20-40 anni con uno stipendio medio ma che rispondono ad un bisogno che è diverso dal fast fashion.
Ovviamente i concorrenti indiretti non sono al centro dell’analisi ma sono sempre da tenere sott’occhio per nuove opportunità da cogliere.
Insomma, una cerchia né troppo ristretta ma neanche troppo allargata, l’ideale è selezionare tra i 5 e i 10 competitor.
Dove cercarli? Un paio di sicuro li conosci già e li hai già in mente, gli altri invece li puoi trovare facendo delle ricerche online.
Basta associare le parole legate alla tua attività e al tuo mercato di riferimento e ti verrà fuori una lista di aziende che sono tue concorrenti, analizzando poi più nel dettaglio si vedrà se inserirle o meno nella lista.
Per esempio, se sei proprietario di un’azienda che produce vino nella provincia di Soave ti basterà cercare “cantine vino Soave” e troverai tutta una lista si nominativi da selezionare.
Il vantaggio della ricerca e definizione dei nostri competitor è quello di conoscere ancora più a fondo il proprio mercato di riferimento e soprattutto il nostro buyer persona, il cliente vero e proprio che compra il nostro prodotto/servizi.
I settori del web marketing da analizzare
Ora è arrivato il momento di raccogliere tutte le informazioni che ci interessano dei nostri competitor e poi compararle con le nostre.
Ma, in una analisi della concorrenza nel web marketing che dati si raccolgono? Che ambiti si vanno ad analizzare?
Le informazioni da raccogliere riguardano principalmente cinque ambiti del web marketing:
1. SEO
2. UX design
3. Social media
4. E-mail marketing
5. Brand awareness
In questo articolo vedremo nel dettaglio i primi due punti: SEO e UX design, per scoprire gli altri tre punti arriva fino in fondo all’articolo.
SEO
Scopriamo come si posizionano i concorrenti dal punto di vista della SEO (search engine optimization).
Ma che cos’è la SEO? Non è altro che l’insieme di strategie e tecniche (gratuite) che servono ad aumentare la visibilità di un sito web, migliorando quindi la sua posizione sui motori di ricerca.
In questo caso i punti principali da toccare sono tre:
1. Analisi dei back-link
2. Posizionamento a livello di SERP (search engine results)
3. Posizionamento su determinate keywords
I back-link non sono altro che quei collegamenti ipertestuali che altri siti concedono verso un sito web e quindi se molti siti si collegano, tramite link, ad un sitoweb/pagina, vuol dire che il contenuto che questo sito offre è interessante e quindi verrà premiato nella posizione di ricerca.
Questo però non significa che se un sito ha tanti back-link esso verrà premiato dal motore di ricerca, la quantità è importante ma non tanto quanto la qualità.
I due parametri che stabiliscono la qualità dei link in entrata sono: autorevolezza del sito web da cui arriva il link e pertinenza del sito/rilevanza, quindi il back-link avrà una qualità maggiore se io ho un blog di cucina e sono “linkato” da un ristorante piuttosto che da un negozio di scarpe.
Ma come verificare i back-link di un sito web? Devi utilizzare un tool apposito, uno che consiglio di utilizzare è Ahrefs (gratuito) che è semplice ed intuitivo nel suo utilizzo.
Un altro elemento fondamentale nel web marketing è il posizionamento delle pagine del sito nelle SERP dei principali motori di ricerca.
In concreto, sono le pagine di risultati che vengono mostrate dai motori di ricerca ad un utente quando fa una ricerca (query) attraverso una parola chiave.
Ogni motore di ricerca mostra e sceglie i risultati da mostrare all’utente in base ad algoritmi che sono proprietari e non conosciuti.
Google (che è il motore di ricerca più utilizzato in occidente) lavora con:
· Snippet: blocchi che si trovano sulla barra laterale destra e che mostrano informazioni su un personaggio, una definizione etc.
· Risultati a pagamento: sono i blocchi in alto, i primi che si trovano quando si fa una ricerca e per arrivarci si usa Google Ads
· Risultati organici: risultati gratuiti che si ottengono attraverso l’ottimizzazione del sito web
È importante vedere in che posizione si trovano i propri competitor e se utilizzano pubblicità a pagamento, anche perché quasi il 60% dei clic degli utenti va sui primi tre risultati della ricerca, mentre il restante 40% va sugli altri 7 risultati della pagina.
Un ultimo punto, ma anche il più importante, è il posizionamento del sito web su determinate keywords. Cosa significa?
Una lista di parole che i clienti utilizzano o potrebbero utilizzare per cercare il bisogno a cui risponde un’azienda sui motori di ricerca.
Vedere quindi su quali parole chiave i propri concorrenti si sono posizionati e si può fare una ricerca manuale sul motore di ricerca digitando la parola chiave associata all’attività e analizzando il numero dei risultati.
Se il numero delle pagine è molto alto la parola chiave è molto competitiva e difficile da scalare a livello di posizioni, quindi è meglio indirizzarsi su parole chiavi più di nicchia.
Il tool migliore per trovare le keywords dei propri concorrenti è SEMrush (inizialmente gratuito) che ti permette di vedere, attraverso lo strumento “gap di keyword”, un confronto con keywords di ricerca organica e a pagamento con i competitor che scegli di inserire.
Vedrai in quale sei più forte, in quale più debole, quelle in comune e soprattutto capirai le “parole nicchia” su cui lavorare per migliorare il posizionamento del tuo sito web su determinate keywords.
UX Design
Altrettanto importante è analizzare l’UX design del sito dei propri competitor. L’UX design comprende tutti quei processi rivolti ad aumentare la soddisfazione degli utenti, riguardano la facilità di navigazione e rendono la consultazione del sito intuitiva per l’utente.
I punti che andremo a toccare sono:
- Velocità di caricamento del sito web
- Mobile performance
- Qualità dei contenuti pubblicati sul sito
La velocità di caricamento di un sito web è importante perché aiuta a non far andare via gli utenti sin da subito e soprattutto il motore di ricerca considera la velocità come una esperienza positiva dell’utente e per questo premierà il posizionamento del sito.
Oltre ad un check che si può fare navigando su ogni sito concorrente, il mio consiglio è quello di utilizzare Google Page Speed, uno strumento gratuito che valuta un sito web rispetto ai tempi di caricamento.
In questo modo si può comparare la velocità di ogni sito web concorrente e capire dove si posiziona il proprio.
Passiamo ora alle mobile performance, ovvero, qual è la qualità del sito web sul cellulare in termini estetici e di facilità di navigazione?
Avere un sito web ottimizzato per mobile è ad oggi ancora più importante, in quanto, da marzo 2021 solo i contenuti ottimizzati per mobile appariranno nella SERP di Google, in più:
- I siti ottimizzati per mobile sono amati da Google che li posiziona più in alto nei risultati di ricerca
- Le ricerche su mobile rappresentano più della metà di tutte le ricerche effettuate su Google
- I siti non ottimizzati per mobile hanno più probabilità di essere abbandonati dagli utenti
La valutazione è focalizzata su tre elementi:
- Il sito si carica rapidamente da mobile?
- È facile da esplorare?
- Consente un’interazione agevole?
Anche qui si può navigare manualmente su ogni sito del concorrente in modo da avere un’esperienza diretta delle sue performance, ad essa si può aggiungere l’analisi che svolge Google Search Console, uno strumento facile e veloce che include uno screenshot di come la pagina appare a Google su un cellulare e un elenco di eventuali problemi di usabilità.
Come puoi vedere dall’immagine qui sopra si possono raccogliere le valutazioni dei singoli competitor e inserirli in una scala da 1 a 10 in cui da 0 a 3 la navigazione mobile è lenta, da 3 a 6 è media e da 6 a 10 è ottima.
In questo caso l’azienda protagonista “ABC SpA” si trova al di sotto dell’azienda 3, ma con un punteggio molto vicino, quindi il gap è facilmente colmabile.
Al contrario, l’azienda 2 è difficile che raggiunga il livello della 3 quindi essa dovrà valutare se investire tanto per colmare il gap o cercare di accorciarlo non investendo troppo.
Un aspetto più difficile da valutare invece, anche per i più esperti, riguarda la qualità dei contenuti presenti sui siti web dei competitor.
Oltre a vedere la quantità di contenuti che ogni azienda produce è importante capire che qualità hanno e quindi si valutano aspetti come:
- Formattazione
- Grammatica
- Controllo ortografico
- Layout
- Scelta e qualità immagini
- Font
- Struttura pagina web
Tutti questi elementi devono essere in linea con la comunicazione dell’azienda e essere ottimizzati al meglio. In questo modo si può vedere l’attenzione che ogni concorrente da ad ogni singolo aspetto.
Ricordati che sono i dettagli che fanno la differenza nella user experience di un utente. In questo caso l’unica soluzione per valutare e analizzare i contenuti dei competitor è affidarsi ad un esperto del settore che saprà valutare con esattezza ogni singolo aspetto.
Come avrai intuito i passaggi da compiere sono molteplici ed è tutt’altro che facile gestire e soprattutto interpretare i dati in un’ottica strategica, proprio per questo, se vuoi svolgere un’analisi della concorrenza nel web marketing o hai bisogno di maggiori informazioni non esitare a contattarci, Impronta è qui per aiutarti.
Siamo arrivati alla fine dell’analisi di questi primi due punti, ora non ti resta che leggere l’articolo successivo per scoprire come si analizzano i social, l’e-mail e la brand awareness dei tuoi concorrenti e quali sono i vantaggi che si possono ottenere.
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